Qualcuno li ha definiti «gli agrumi più settentrionali d’Italia»: sono i meravigliosi frutti d’inverno a cui Cannero Riviera dedica ogni anno una festa molto speciale.
Proprio in quel periodo dell’anno in cui l’inverno cede il passo alla primavera, l’appuntamento si ripete: una grande festa dedicata agli agrumi anima le strade di Cannero Riviera, graziosissimo borgo sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, quasi al confine con la Svizzera. Grazie alla sua posizione invidiabile, in un’insenatura naturale che lo protegge dai freddi venti invernali, questo piccolo paese di lago gode di un clima assai mite che ha favorito lo sviluppo di una rigogliosa vegetazione mediterranea: fioriscono rododendri, azalee e camelie. Proliferano ulivi, palme e, naturalmente, agrumi!
Questi frutti dalla storia millenaria, sono una vera rarità nell’Italia settentrionale, ma qui a Cannero, tra monti e lago, hanno trovato un ambiente ideale fin dal lontano Cinquecento e oggi rappresentano un angolo di Mediterraneo sulle sponde del Verbano.
Nei primi giorni di marzo il paese si tinge di giallo, arancione, verde… il borgo è allestito a tema, i ristoranti propongono menu dedicati, sono previste lezioni di cucina e visite guidate al «Parco degli agrumi», gite in catamarano e attività per i bambini. E poi giardini aperti, degustazioni, mostre e concerti, mentre mille sfumature di colori, profumi e sapori coinvolgono il visitatore.
Negli ultimi anni ad arricchire l’evento sono alcune installazioni artistiche che riscuotono grande successo perché valorizzano in modo suggestivo il paesaggio, con sfere colorate che fluttuano sull’acqua e forniscono l’occasione per uno sguardo diverso sul territorio.
La bellezza di questi frutti color del sole, preziosi testimoni della biodiversità, è davvero incredibile: arance, mandarini, chinotti, pompelmi, limoni, clementine e bergamotti non sono solo frutti deliziosi da gustare, ma anche fonte inesauribile di vitamine e preziosa sorgente di buonumore, coi loro colori allegri e solari.
E poi non posso certo dimenticare il “canarone” un agrume autoctono, vero prodotto d’élite, caratteristico di Cannero, insieme alle arance pigmentate, capaci di far concorrenza alle loro cugine che maturano sulle pendici dell’Etna.
I canneresi sono molto legati alla tradizione degli agrumi e con essi preparano marmellate, scorze candite, acque di colonia e tante specialità gastronomiche, compreso il ‘Bercencione’, un tè biologico aromatizzato con bergamotto, cedro, arancia e limone.
Naturalmente questa festa può essere l’occasione per scoprire Cannero e le sue viuzze medievali, per ammirare le eleganti residenze che si affacciano sul lungolago, per passeggiare lungo il molo del porto e magari visitare i famosi “castelli di Cannero”, posti su due isolotti rocciosi e raggiungibili solo in barca. Meritano una visita anche la chiesa di San Giorgio e la piazzetta degli affreschi, dove alcuni murales illustrano episodi della storia locale.
Una giornata qui a Cannero è proprio quel che ci vuole per fare il pieno di energia e salutare l’arrivo imminente della primavera. Mentre gironzolo tra le bancarelle e gli espositori di agrumi, mi ricordo di voi, cari amici de La Darbia, e faccio incetta di frutti del sole per quando verrete a trovarci…