La Darbia blog

Keep calm and...eat Gelato!

Testo di Claudia Femia

Mer, 29 giugno 2022
Keep calm and...eat Gelato!
Quella del gelato è una passione tutta italiana, una storia fatta di tradizione e genio creativo. Ma soprattutto la testimonianza di una inesauribile capacità di godersi la vita! Mentre osservo lo chef Monfrinotti che prepara un delizioso gelato al gianduia, sento già l’a..

Quella del gelato è una passione tutta italiana, una storia fatta di tradizione e genio creativo. Ma soprattutto la testimonianza di una inesauribile capacità di godersi la vita!

Mentre osservo lo chef Monfrinotti che prepara un delizioso gelato al gianduia, sento già l’acquolina in bocca e pregusto quel momento (lo so che arriverà presto...) in cui potrò assaporare la cremosa freschezza di un sublime dessert.

Lo chef della Darbia mi ha spiegato che il gelato al cioccolato è il più difficile da preparare. Purtroppo… perché è anche il mio preferito.
L’estate che avanza però ci propone anche tanti altri gusti freschi e dissetanti come quelli alla frutta, mentre gli aromi alla vaniglia, alla nocciola o al gianduia sono deliziosi anche in inverno, magari alla fine di una cena con gli amici o del pranzo di Natale, insieme al tradizionale panettone!
Delizioso con la cialda e le crêpes, oppure affogato nel caffè o nella cioccolata, servito con panna e zabaione, dentro una brioche o in una coppa di frutta fresca, il gelato è un dolce versatile che si abbina facilmente ad altri sapori e che appare irrinunciabile come dessert o come gustosa merenda.

Non è facile attribuire una “paternità” al gelato: alcuni lo fanno risalire alla Bibbia, altri invece lo considerano un’invenzione degli antichi Romani, mentre c’è chi sostiene che questo dolce sia nato in Cina e sia giunto in Europa grazie al mitico Marco Polo. In terra siciliana hanno avuto origine certamente il sorbetto e la granita, ottenuti mescolando sciroppi e frutta con la neve dell’Etna, ma è nella Firenze del Cinquecento che ha avuto origine il gelato ‘moderno’, quello realizzato con latte, panna e uova. La tradizione racconta che, qualche anno dopo, sarebbe stato il palermitano Francesco Procopio de’ Coltelli, dopo essersi trasferito alla corte del Re Sole, e far conoscere il gelato ai francesi aprendo uno dei più noti locali della città, vale a dire il Café Procope.

Ma se nel passato il gelato era una delizia riservata ai ricchi, un prodotto esclusivo servito nelle corti dei re, oggi rappresenta un alimento molto popolare, il primo tra gli “street food” grazie anche famoso “cono” di cialda che accompagna le nostre passeggiate sul lungolago, gli spensierati pomeriggi in spiaggia e le giornate trascorse in città.

Se come me amate il gelato artigianale, è appena il caso di ricordarvi che intorno al nostro Lago d’Orta ci sono tante deliziose gelaterie, c’è solo l’imbarazzo della scelta… L’unico problema potrebbe essere l’antico dilemma italiano: cono o coppetta?