La Darbia blog

Langhe? Sempre una buona idea!

Testo di Claudia Femia

Lun, 2 marzo 2020
Langhe? Sempre una buona idea!
Una giornata alla scoperta delle Langhe? Facile come bere un bicchiere di Barolo. La vita è troppo breve per perdersi le Langhe! Senz’altro uno dei posti migliori del mondo, per panorama e per gastronomia, tanto che l’Unesco le ha catalogate come Patrimonio dell’Umanità. Lo scenografico paesaggio d..

Una giornata alla scoperta delle Langhe? Facile come bere un bicchiere di Barolo.

La vita è troppo breve per perdersi le Langhe! Senz’altro uno dei posti migliori del mondo, per panorama e per gastronomia, tanto che l’Unesco le ha catalogate come Patrimonio dell’Umanità. Lo scenografico paesaggio di questo lembo di terra piemontese si estende tra morbide colline impreziosite da piccoli borghi, castelli, boschi e vigneti a perdita d’occhio. Panorami solcati dal fiume Tanaro, ordinati e suggestivi, regalano veri tesori, prodotti pregiati come il tartufo bianco, le nocciole e i vini migliori del mondo.

La verità è che da La Darbia, in poco più di un’ora, le Langhe possono essere raggiunte facilmente e così, in una sola giornata, si possono visitare luoghi incantevoli.
Il mio itinerario preferito attraversa località come Barbaresco, con la sua imponente torre medievale e la straordinaria Enoteca Regionale, all’interno della chiesa sconsacrata di San Donato. Mi piace anche fare una tappa alla variopinta «Cappella del Barolo», un antico edificio rurale costruito come riparo per i contadini e restaurato nel 1999 dagli artisti LeWitt e Tremlett.

Se salgo fino al grande piazzale di La Morra posso poi godere di una vista mozzafiato sulle colline vellutate che regalano l’oro rosso.
Se volete qualche foto da postare sui social, ci sono poi soggetti imperdibili come il famoso cedro del Libano (che con la sua forma caratteristica svetta sulla cima di un poggio) e l’«Astemia Pentita», una cantina vitivinicola dall’estetica pop. Ma suggerirei anche il caratteristico profilo del castello di Serralunga e le ormai popolari «Big Bench», panchine giganti disseminate in punti panoramici del territorio langarolo.

Tra le cose da fare vi suggerisco alcune tra quelle che ho già sperimentato con estrema soddisfazione: un giro in e-bike tra i noccioleti, un volo in mongolfiera per contemplare le vigne dall’alto e interessanti visite guidate nelle antiche aziende vitivinicole. Proprio nelle Langhe si possono contemplare le più belle cantine di design che l’architettura del vino è riuscita a regalarci negli ultimi decenni, dal “Cubo” dell’azienda Ceretto a “La Brunella” delle cantine Boroli. Ma vale sempre la pena fare un giro anche nei luoghi dove la cultura del vino appare radicata da secoli come i Poderi Einaudi e la tenuta di Fontanafredda o ancora il castello di Verduno.
Non delude nemmeno la visita al Museo del cavatappi di Barolo o al Castello di Grinzane Cavour, costruzione fortificata famosa anche per ospitare ogni anno, a inizio novembre, l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco.
Il cuore pulsante delle Langhe è la città di Alba, con il suo centro storico medievale, le cento torri e le case fortificate, mentre il bellissimo paese di Barolo, adagiato nella conca tra le colline, ospita il maestoso castello Falletti intorno al quale si dipanano strade lastricate, negozietti, botteghe, taverne e osterie.

Direi che proprio a Barolo è possibile concludere degnamente la giornata con una tipica cena piemontese, a base di tajarin o agnolotti, vitello tonnato o bollito misto, tortino di nocciole o bunet… il tutto innaffiato da un calice di barolo o di dolcetto o di barbera (a voi l’ardua scelta!).
Naturalmente, in giorni come questi, la dieta può attendere!