Le montagne della Val d’Ossola, non lontane dalla Darbia, custodiscono scenari suggestivi tra neve e silenzio. Itinerari autentici per cuori un po’ selvaggi.
@giacomotecchiodj
Distese di neve bianca che riempiono gli occhi di luce. Insieme a cieli tersi, boschi di larici, sentieri che si insinuano tra cespugli di mirtilli selvatici. E pareti rocciose dove si aggrappano stalattiti di ghiaccio e scorrono cascate fragorose. Per chi ama i grandi silenzi innevati e le escursioni nelle vallate solitarie, questo lembo di Piemonte che si incunea tra le montagne svizzere, rappresenta un vero paradiso.
In Ossola la natura dà spettacolo e regala panorami fiabeschi, anche in inverno, quando le temperature si abbassano e i raggi del sole accarezzano delicatamente le cime delle montagne. Ci sono luoghi idilliaci che attendono solo di essere ammirati come la piana dell’Alpe Devero, l’iconica chiesetta di Sant’Anna a Riale o il villaggio di Crampiolo con le sue casette da fiaba e il pittoresco Lago delle Streghe. Ma anche gli affascinanti Orridi di Uriezzo, vera meraviglia della geologia, e la maestosa parete Est del Monte Rosa che si può ammirare in tutto il suo splendore dal paese di Macugnaga.
@leoct79
Nelle vallate ossolane molti laghi artificiali e dighe imponenti, come lo sbarramento del Morasco e la diga del Sabbione, alimentano centinaia di piccole e grandi centrali idroelettriche, edifici progettati dall’architetto Portalupi nella prima metà del Novecento. All’inizio del secolo scorso, infatti, lo sfruttamento dell’energia idroelettrica ha avuto un ruolo primario nell’industrializzazione, tanto che l’acqua che alimentava le prima fabbriche veniva definita “carbone bianco”.
Le grandi “cattedrali di pietra”, come vennero definite le centrali, furono costruite sfruttando i materiali locali e con particolare cura all’aspetto architettonico, che mescola elementi neoclassici e barocchi.
@giacomotecchiodj
L’inverno ossolano offre davvero le più svariate opportunità di divertimento per gli appassionati di montagna, dal trekking alle ciaspole, dallo sci di fondo agli impianti per lo sci alpino. Chi invece ama sedersi a tavola e sperimentare le prelibatezze autentiche del territorio, può fare tappa in uno dei tanti agriturismi che propongono polenta con cervo, pasta walser, dolci fatti in casa come la torta di ricotta o la panna cotta con le castagne caramellate.
E quando dopo una giornata di natura e sport si scende a valle, il meritato riposo può essere suggellato da una visita alle terme di Premia e da qualche acquisto dei celebri prodotti gastronomici locali, primo tra tutti il pregiato formaggio Bettelmatt.
Ma suggerirei anche un aperitivo col celebre Crodino, aperitivo analcolico prodotto e imbottigliato proprio nel paese di Crodo che gli dà il nome. O un brindisi coi vini autoctoni di queste terre, come il Prunent, il Cà d’Maté e il Munaloss, ricavati da un antico nobile vitigno piemontese.
@nicola_farise
Queste montagne sono intrise di storia, di natura, di cultura e di arte. I villaggi walser, gli alpeggi e le malghe, i panorami incantati e la cucina tipica raccontano un territorio autentico, che non cede alle mode del momento.