La Darbia blog

Tornare a respirare

Testo di Claudia Femia

Lun, 22 giugno 2020
Tornare a respirare
Oggi più che mai sentiamo il bisogno di rinascere, di tornare a respirare, di recuperare il tempo perduto. Perché ci meritiamo tutti di un po’ di sana e autentica leggerezza. Dopo il lungo black-out, dopo un difficile «tempo sospeso» che ci siamo lasciati alle spalle, è tempo di rinascere. Sì, prop..

Oggi più che mai sentiamo il bisogno di rinascere, di tornare a respirare, di recuperare il tempo perduto. Perché ci meritiamo tutti di un po’ di sana e autentica leggerezza.

Dopo il lungo black-out, dopo un difficile «tempo sospeso» che ci siamo lasciati alle spalle, è tempo di rinascere. Sì, proprio così. Riprendere il percorso interrotto e ricominciare, magari anche più saggi e gioiosi di prima. Pronti ad approfittare delle piccole e grandi gioie che la vita ci riserva.

E la natura è nostra complice. Intorno al lago d'Orta fioriscono le piante di glicine e i gelsomini inondano l’aria col loro profumo potente, maturano le ciliegie e sbocciano le camelie. Le azalee trionfano mentre i fiori di campo ammantano i prati e svolazzano spensierate le prime farfalle, gialle e allegre come il sole. Anche le rondini sono tornate a costruire i loro nidi sotto le falde dei tetti e si azzuffano nel cielo con gridi di gioia.

Nel grande parco della Darbia tutto rinasce: il giardino verdissimo, il vigneto illuminato dal sole e l’orto profumato si preparano accogliere i nostri amici, nella gioia di una nuova stagione che inizia.

Viene voglia di ridere, di correre, di saltare, di uscire di casa e respirare a pieni polmoni… Potremmo fare un giro in bicicletta o una passeggiata intorno al promontorio di Orta, proprio sul bordo del lago, di fronte all’isola. Oppure una corsa in battello con l’aria tra i capelli e il sole che ci illumina la fronte. Potremmo assaporare un gelato, fare una camminata sui sentieri del Mottarone, andare a correre tra i boschi o cercare quadrifogli nei prati.

E perché no? Un bel pranzo all’aria aperta nel giardino della Darbia o un aperitivo tra le pergole dell’orto mentre il sole tinge il cielo di rosa.

Quante cose belle ci attendono in questa nuova stagione, quante esperienze gratificanti. È come un nuovo inizio che porta con sé una sensazione miracolosa, che sa di rinascita e spensieratezza. Non dimentichiamoci la lezione di un famoso scrittore italiano che raccomandava di prendere la vita con leggerezza «che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore»

E con queste sagge parole, auguro a tutti una buona estate leggera.