Una delle più belle residenze sabaude, la reggia di Venaria, ci aspetta alle porte di Torino.
Immaginate un sontuoso abito settecentesco. E una parrucca piena di boccoli, naturalmente. Immaginate uno stuolo di valletti in livrea. Immaginate anche la musica barocca che vi accoglie nel grande salone delle feste...
Viene facile sognare all’interno della stupenda reggia di Venaria, un palazzo grandioso come solo una residenza reale può essere. Un castello solenne con magnifici giardini, splendide sale, statue, fontane e fastose decorazioni. Un edificio monumentale che accoglie il visitatore con scenari incantevoli, tra cui la solenne Galleria Grande e la spettacolare Fontana del Cervo nella Corte d’onore.
Se amate gli ambienti principeschi o vi piace passeggiare in un elegante parco, se ammirate i giardini secolari e gli ambienti preziosi, questo luogo fa davvero al caso vostro.
L’idea di costruire un palazzo di grande impatto scenografico, appena fuori Torino, risale alla metà del Seicento quando Carlo Emanuele II di Savoia diede il via alla progettazione di una residenza di caccia che poi, nei decenni successivi, arrivò a gareggiare con la sontuosa reggia di Versailles. Nel Settecento, quando il duca di Savoia ottenne il titolo di re, l’incarico di proseguire i lavori venne affidato a Filippo Juvarra, che ridisegnò il palazzo, ampliando il progetto originale e arricchendolo di tesori architettonici, come la Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto e le famose scuderie.
Dopo un triste periodo di oblio, cominciato con le campagne militari di Napoleone, il grande complesso di Venaria ha finalmente conosciuto una nuova vita e oggi rappresenta un punto di riferimento culturale per l’intero territorio circostante. Proprio come un tempo. Non ci sono più re e principesse, manca la nobiltà dell’Antico Regime, ma la reggia è tornata al suo antico splendore e ospita eventi prestigiosi, mostre, concerti, spettacoli.
Qualche consiglio per una visita? All’ingresso merita una sosta la splendida fontana danzante che propone due volte al giorno un suggestivo «teatro d’acqua». Nelle immense scuderie juvarriane, invece, è conservato l’originale Bucintoro, un’imbarcazione veneziana del Settecento che giunse a Torino dopo 31 giorni di navigazione sul Po e fu utilizzata per parate sfarzose, feste fluviali e tre matrimoni regali. Anche il borgo che è sorto intorno al palazzo merita di essere esplorato, passeggiare tra le sue stradicciole curatissime infatti dà la sensazione di tornare indietro nel tempo.
Se dobbiamo dare retta alle parole del celebre fotografo Steve McCurry, uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea, che ha esposto le sue opere nella Citroniera delle Scuderie Juvarriane, questa reggia è davvero un “posto magico, tra i più belli al mondo”.
E se lo dice lui, che di bellezza se ne intende...